sabato 20 novembre 2010

Il Sabato Che Non Volevo...

Da una settimana aspettavo questo sabato! Grandi cose mi aspettavano... o almeno così pensavo!
Ho passato tutta la settimana a casa, ma senza tanta disperazione, tanto sabato sarei uscito e avrei fatto quello che non avevo potuto fare in quei sei giorni noiosissimi!
Stamattina la cattiva notizia: QUASI TUTTI I MIEI AMICI AVEVANO IMPEGNI! QUINDI NON SAREMMO USCITI!


La mente mi si annebbia! Le gambe iniziano a tremare! Ho delle convulsioni! Mi esce la bava dalla bocca e alla fine perdo i sensi! 
Ma alla fine qualcosa di positivo c'è stato: ho finalmente visto il famoso tunnel con la luce che si vede in lontananza durante il coma!


Lo squillo del cellulare mi sveglia alle 17.35, una speranza si accende in me ma fallisce non appena rispondo alla telefonata "Ti va di fare un giro adesso visto che stasera non possiamo uscire?"
Stavo quasi per rispondere con un caloroso "MA VAFFANCULO" però , siccome sono educato, ho accettato senza fare storie. Alla fine dei conti, anche se per poco tempo, sarei uscito, avrei rivisto il mondo esterno, riallacciato i rapporti interpersonali e incontrato le teste di cazzo del paese (strano ma vero: dopo un pò ti mancano anche loro).


Appena uscito mi dirigo verso il mio spacciatore di cioccolata! Lo chiamo quando ne sento il bisogno. Quando mi sento al limite. Quando sento la depressione dietro l'angolo.
Compro due barrete di cioccolato al riso soffiato, le scarto e fingo di volerle dividere con i miei amici; per fortuna solo uno ha accettato e gliene ho dato un pezzettino-ino-ino-ino!
Grazie agli zuccheri riprendo i sensi a poco a poco: prima la vista, poi l'udito e così via.


Arrivate le 19:30 la compagnia si divide, ognuno va dove deve andare, così io... mi trovo un passaggio e mi faccio portare a casa dove ho continuato la piacevole lettura di un libro.
Dopo aver cenato, ho fatto la doccia, perso tempo e ora eccomi qui a sfogarmi.


Ora, avvolto dalla disperazione, ascolto la musica che la mia libreria i-Tunes mi concede nell'attesa di essere preso dal sonno.




Scusatemi il linguaggio estremamente esagerato ma è il mio modo di gonfiare le cose! 


Con frustrazione,
Priapo.

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